Percorso Botanico – Parco Ghezzi / Parco delle Radure

Percorso Botanico del Parco Ghezzi e del contiguo Parco delle Radure

Percorso e fotografie: completamento nel 2020 del Corso dell’Università della Terza Età – UTE

Il Parco intitolato a Carlo Ghezzi, primo e storico sindaco di Novate nel dopoguerra, è il principale parco nel centro di Novate Milanese. Contiguo è il Parco delle Radure (che include una larga area cani) e, complessivamente, occupano un’area di poco più di 33.000 metri quadrati. E’ un parco creato negli anni ‘50 e riqualificato dopo il 2000.

Vi si può accedere da 4 entrate principali (oltre che da accessi secondari) e precisamente da:

– Via Bollate – Entrata Ovest (opposta al comando Carabinieri di via Bertola)

– Via Brodolini – Entrata Nord (altezza della Chiesa Parrocchia di San Carlo)

– Via Cascina del Sole – Entrata Est (altezza casetta dell’acqua)

– Via Roma – Entrata Sud (di fronte al civico 2)

Questi due parchi insieme comprendono un totale di ca 540 alberi, suddivisi in più di 30 specie diverse, oltre ad alcune specie di arbusti.

Nell’ambito del corso tenuto a Novate Milanese in UTE 2018/2019 “ALBERI SUL TERRITORIO” si è provveduto alla classificazione e cartellinatura degli alberi del parco Carlo Ghezzi e del contiguo Parco delle Radure.

Per facilitare l’osservazione delle varie specie di alberi e arbusti viene proposto un percorso botanico, rappresentato
su una mappa che, per favorirne lai lettura, è stata divisa in 3 Aree, evidenziate dalla Mappa A, Mappa B, Mappa C.

Il percorso proposto ha inizio sulla Mappa A, dall’ingresso di Via Bollate (entrata Ovest).

NORD

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MAPPA A

Entrando dal cancello di via Bollate abbiamo, sulla sinistra, un sentiero che porta ai campi di bocce affiancato a sx da

4 ACERI SACARINI (Acer saccharinum), acero del NE del Nord America, uno degli alberi che contribuiscono al “Foliage”, l’intensa colorazione autunnale tipica delle specie di quell’area geografica, e da 2 PLATANI (Platanus x acerifolia), il comune Platano ibrido (indicato dalla x) ottenuto dalla specie europea incrociato con la specie americana, mentre a dx del sentiero si trovano, dopo un arbusto di Spirea messo d’angolo, 4 ACERI SACCARINI e 1 PLATANO.

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Proseguendo diritti dal cancello di entrata (direzione est) si rilevano 6 PLATANI sulla nostra destra e, dopo il cespuglio di Spirea già menzionato, 2 PLATANI e 3 OLMI CAMPESTRI (Ulmus minor), più un ceppo di albero tagliato di recente , sulla nostra sinistra. Gli OLMI, e alcuni ACERI SACCARINI adiacenti, sono stati potati di recente in modo errato lasciando monconi di rami che, oltre a essere antiestetici, favoriranno sia una crescita sbilanciata della vegetazione che l’ingresso di patogeni fungini. Sempre a sx, un po’ all’interno del prato, si trovano 1 ACERO SACCARINO e 1 ACERO di MONTE (Acer pseudoplatanus), acero europeo molto comune. Gli aceri si riconoscono, indipendentemente dalla forma delle foglie, dai frutti secchi con 2 ali (per favorirne il trasporto dal vento) chiamati samare.

Al termine del vialetto d’ingresso, giriamo a destra e proseguiamo verso Via Roma (entrata sud): vi sono a destra 2 PLATANI e cespugli di Rose; ancora più a destra 3 FARNIE nella varietà piramidale (Quercus robur fastigiata), la quercia comune europea ma qui presente nella varietà piramidale che si sviluppa in altezza e poco in larghezza, e 1 MAGNOLIA GRANDIFLORA (Magnolia grandiflora), maestoso albero sempreverde del sud degli USA. Contro la recinzione del palazzo che separa il parco dall’uscita in via Roma si trova 1 LAGERSTROEMIA (Lagerstroemia indica), alberello dalla corteccia liscia color nocciola, contornato da arbusti di Lauroceraso e Rose.

Ci addentriamo ora nel parco in direzione nord tenendo la torre dell’acquedotto alla nostra destra. Passato l’incrocio con il vialetto che abbiamo percorso dall’ingresso del parco, troviamo alla nostra destra un gruppo di 5 LIRIODENDRI (Liriodendron tulipifera), albero del Nord America con le tipiche foglie “tagliate” in punta e i fiori che ricordano dei piccoli tulipani gialli, ed ancora dei filari di PLATANI su entrambi i lati: 19 in tutto; prima di arrivare alla fontanella osserviamo, sulla sinistra, un gruppo di 5 ACERI SACCARINI.

Giunti a detta fontanella abbiamo la possibilità di percorrere 4 sentieri/vialetti), alla nostra sinistra (vs ovest).

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Il primo che incontriamo, sentiero n. 1, direzione sud-ovest, ha il campo di basket sulla destra e filari di PLATANI ai suoi
lati, 7 sulla sinistra e 4 sulla destra, inoltre, sempre a destra al termine del sentiero, un gruppo di 7 FAGGI PURPUREI
(Fagus sylvatica purpurea) e 4 FRASSINI MINORI o ORNIELLI (Fraxinus ornus), con le foglie composte. In fondo al
sentiero vi sono i 2 campi di bocce già incontrati con il sentiero a sinistra dell’entrata da via Bollate. Al di là dei campi
di bocce, sul retro dell’edificio del Pedale Novatese, si incontra un piccolo prato con una pianta di ALLORO (Laurus
nobilis) e una MAGNOLIA a foglia caduca. Da qui parte un lungo sentiero, verso nord (che arriva in Via Brodolini), con
all’inizio, a sx, un filare di PIOPPI BIANCHI nella forma piramidale (Populus alba fastigiata), con il tronco biancastro, le
foglie a forma di edera e bianche nella pagina inferiore, e a dx sia PIOPPI BIANCHI che PIOPPI NERI CIPRESSINI (Populus
nigra pyramidalia), che ci porta al “PARCO DELLE RADURE”, che verrà descritto nella Mappa C. Sulla sinistra di questo
sentiero, affiancato al filare di Pioppi Bianchi, si trova il letto del torrente “GARBOGERA”, ora asciutto.

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Il sentiero n. 2 (all’inizio in comune con il sentiero n. 3), si dirige a ovest e presenta lunghi filari di TIGLI a foglia piccola (Tilia cordata), 8 sulla sinistra e 6 sulla destra, 11 PERI ornamentali (Pyrus calleryana ‘Chanticleer’) , sulla sinistra dietro ai tigli, e 12 CILIEGI giapponesi a fiore doppio (Prunus ‘Kanzan) anche questi a sinistra, dietro ai peri.

Il sentiero n. 3, in direzione nord-ovest, ha, su entrambi i lati, filari di TIGLIO a foglia piccola (Tilia cordata) , 10 sulla sinistra e 12 sulla destra e, in fondo, sopra a piccole collinette poste su entrambi i lati del sentiero, si trovano, su quella di sinistra, 8 arbusti di MAGNOLIA a foglia caduca (Magnolia x soulangiana), 4 arbusti di CORNUS ornamentale (Cornus florida), dello stesso genere del nostro Corniolo e dai bei colori rossi autunnali e 3 piante di FARNIA (Quercus robur), mentre sulla collinetta di destra e sulle sue pendici, ci sono 34 arbusti di MAGNOLIA a foglia caduca, 8 arbusti di CORNUS ornamentale, 3 piante di FARNIA e 5 ACERI CAMPESTRI (Acer campestre), con foglie più piccole degli aceri comuni e con le due ali dei frutti (samare) poste a 180°.

Sul sentiero n. 4, direzione nord vs il palazzetto dello sport, abbiamo 5 PLATANI, sulla sinistra e 3 in fondo sulla destra, inoltre, all’angolo col sentierino che porta al chiosco sulla collina, 3 LIQUIDAMBAR (Liquidambar styraciflua), albero americano con le foglie che ricordano quelle degli aceri e che si colorano di rosso in autunno.

MAPPA B

Prendiamo sempre la fontanella già citata e, questa volta, ci dirigiamo nella stradina sul suo retro, con la scuola materna a dx e la collina del chiosco a sx, che dirige verso est

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Sul lato destro sono presenti 4 BAGOLARI o Spaccasassi (Celtis australis), albero robusto dai piccoli frutti neri molto
appetiti dagli uccelli, un gruppo di 9 QUERCE ROSSE AMERICANE (Quercus rubra) dalle foglie più grandi e coi lobi più
incisi rispetto alla Farnia, 5 PLATANI, 2 FARNIE, 5 ACERI MONTANI e SACCARINI (Acer pseudoplatanus e A.
Saccharinum), 1 CARPINO BIANCO (Carpinus betulus). Nella stessa direzione un filare di 5 IPPOCASTANI (Aesculus
hippocatanum), specie molto sensibile a malattie parassitarie, ci porta all’ingresso dell’”area cani”, dove sono presenti
diversi tipi di alberi: 4 ABETI ROSSI (Picea abies, l’albero di Natale), 1 ACERO, 7 CARPINI BIANCHI, 6 BAGOLARI, 1
ROBINIA (Robinia pseudoacacia), 6 CEDRI ATLANTICI ARGENTATI (Cedrus atlantica glauca). Dopo l’ingresso dell’area
cani, sempre sulla destra, abbiamo altri 3 IPPOCASTANI. Siamo così arrivati all’ingresso di Via Cascina del Sole.

Ritorniamo quindi dalla stessa stradina (verso ovest) e alla nostra destra possiamo notare: 2 ACERI di MONTE (Acer
pseudoplatanus), 13 ABETI ROSSI, 9 FRASSINI sia MAGGIORE che ORNIELLO (Fraxinus excelsior e F. ornus), con il
Frassino maggiore distinguibile per le foglie composte molto più lunghe e le foglioline che le compongono più strette

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e appuntite, 1 piccolo sofferente GINKGO (Ginkgo biloba), fossile vivente in quanto invariato dalle specie fossili di milioni di anni fa, originario della Cina. In prossimità dell’area giochi bambini abbiamo alberi delle seguenti specie: 13 ABETI ROSSI, 6 LIQUIDAMBAR (Liquidambar styraciflua), 1 CARPINO BIANCO, un gruppetto di 3 OLMI CAMPESTRI (Ulmus minor), 2 MAGNOLIE GRANDIFLORA, e 1 ACERO ROSSO (Acer rubrum), acero americano dalle foglie rosse autunnali (altri Aceri Rossi verranno riportati più avanti nel percorso del parco).

Sulla collinetta con chiosco BAR sono presenti 17 BETULLE (Betulus alba o pendula) , 1 LIQUIDAMBAR (oltre ai 3 già riportati nel sentiero n. 4), 4 ACERI (di cui 3 ACERI GIAPPONESI, Acer japonicus, e 1 ACERO RICCIO Acer platuanoides, con le foglie simili al Platano), 1 AGRIFOGLIO (Ilex aquifolium) erroneamente chiamato anche pungitopo, nonché 1 OLMO PIANGENTE (Ulmus glabra), al confine nord con l’area circolare di cemento, piccolo ma molto ornamentale sia nella veste estiva che invernale. Inoltre vi sono siepi di Cotoneaster e di Spirea.

Scendendo dalla collinetta sul lato nord, nel mezzo della rotonda a destra, accessibile alle auto da via Manzoni, rileviamo 1 FARNIA. Quindi tenendo il Palazzetto dello Sport sulla sinistra (con siepe di Ligustro lungo il suo perimetro), ci dirigiamo a nord e troviamo a sx 1 ACERO ROSSO, 3 PLATANI, 4 FRASSINI sia Maggiori che Ornielli, 4 grandi PAULONIE (Paulownia bignonioides) albero dalle grandi foglie e dalle pannocchie di fiori color viola primaverili, 2 sulla destra e 2 sulla sinistra, quindi a dx un gruppo di 5 ACERI, di cui 4 ROSSI e 1 SACCARINO, 1 piccolo GELSO (nei pressi della rotonda menzionata) ad arbusto, 1 PLATANO, 1 BAGOLARO, e al termine 3 CEDRI DELL’HIMALAYA (Cedrus deodara), specie dalla cima e dai rami che si flettono e con gli aghi più lunghi rispetto al Cedro dell’Atlante. Arriviamo così all’uscita del parco nel parcheggio pubblico di via dello Sport.

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MAPPA C

Usciti nel parcheggio all’altezza dei CEDRI DELL’HIMALAYA, ci dirigiamo lungo la stradina asfaltata a nord verso il Parco delle Radure. Tenendo la sede della Associazione SOS e la scuola media Orio Vergani a sinistra, troviamo 2 grandi CEDRI ATLANTICI ARGENTATI e 2 GELSI BIANCHI (Morus alba).

Il PARCO delle RADURE si trova a sinistra della stradina (verso ovest), separato da un filare di 11 GELSI BIANCHI.

All’interno di questa grande area prativa, con un solo sentierino tracciato a sud e un sentiero prolungamento di via
Campo dei Fiori a nord (al confine con le scuole elementari di via Brodolini), ha al centro una grande area cani. Nel
Parco sono presenti: oltre 20 ACERI di MONTE e CAMPESTRI, 3 PIOPPI NERI CIPRESSINI, varietà piramidale tipica della
Pianura Padana (Populus nigra pyramidalis), più di 20 OLMI soprattutto CAMPESTRI, 4 QUERCE tra FARNIE e ROSSE, 4
FRASSINI sia Maggiori che Ornielli, 2 ABETI ROSSI. All’interno dell’area cani sono presenti 7 PIOPPI NERI CIPRESSINI e

3 FARNIE. Dal Parco delle Radure usciamo sul sentiero, già riportato in precedenza, che corre lungo il letto del torrente
GARBOGERA. Incontriamo subito un’area con 3 PIOPPI NERI CIPRESSINI, cespugli di Spirea e di Evonimo Europeo.

A destra, verso nord, il sentiero che affianca il Garbogera ci porta all’ingresso di via Brodolini. Rileviamo sulla destra
un filare di 16 PIOPPI NERI CIPRESSINI e 1 OLMO CAMPESTRE, mentre sulla sinistra c’è un filare di 11 PIOPPI BIANCHI
e 2 PRUNUS (specie non riportata). Oltre ad arbusti di IBISCO (Ibiscus syriacum) che si alternano ai Pioppi, sulla destra.

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Se, all’uscita del Parco delle Radure, svoltiamo invece a sinistra, verso sud, tenendo il Garbogera alla nostra destra,
troviamo a sinistra un filare di PIOPPI NERI CIPRESSINI e PIOPPI BIANCHI (come già riportato al temine del sentiero n.

1 della MAPPA A), intervallati da cespugli di IBISCO (Hibiscus syriacus) e a dx un filare di PIOPPI BIANCHI.

Proseguendo brevemente verso sud troviamo i campi da bocce e, a seguire, l’ingresso di Via Bollate (entrata OVEST) da cui siamo partiti all’inizio del percorso botanico.

Report finale del 31 ottobre 2020,

all’interno del Corso UTE “Gli Alberi sul Territorio”

Una selezione di fotografiche di alcune delle uscite nel Parco Ghezzi
(e un grazie ad Alfonso per le foto da lui scattate)

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Posted by Giovanni Regiroli

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